Caserta - Vittorio Giorgi esercita la professione di
avvocato civilista a Caserta e Roma, � esperto in questioni storico-giuridiche
degli italiani nel mondo e in cooperazione internazionale.
In
questo testo una ricostruzione della storia del Montenegro attraversato
dalle tracce italiane.
Ha compiuto il primo compleanno.
Auguri sinceri per una vita gloriosa! Il 3 giugno 2006 veniva infatti proclamata
l'indipendenza della Repubblica del
Montenegro, a seguito del referendum
del 21 maggio col quale i 650.000 abitanti del Montenegro hanno votato a
maggioranza per la separazione dalla Serbia.
Poche settimane pi� tardi �
stato ufficialmente accolto in seno al consesso mondiale delle nazioni,
diventando cos� il 192� membro effettivo dell'O.N.U. Pi� che una "nascita",
quella dello scorso anno � stata in realt� una "rinascita"! Il Montenegro venne
infatti riconosciuto come Stato sovrano indipendente per la prima volta il 13 luglio 1878 (giorno della festa
nazionale) dal Congresso di Berlino. Ed indipendente rimase fino al 1918, quando
entr� a far parte del neocostituito "Regno dei Serbi, dei Croati e degli
Sloveni" retto dalla dinastia serba dei Karagjeorgjevic, poi ribattezzato
nel 1929 "Regno di Jugoslavia".
I legami con l'Italia furono sempre molto stretti,
soprattutto quando nel 1896 Elena Petrović Njego�, figlia di Nicola
principe del Montenegro (nel 1910 autoproclamatosi re) spos� il futuro re
Vittorio Emanuele III. L'animo nobile, generoso e colto della bella regina Elena
ha lasciato tracce incancellabili nella memoria storica delle due popolazioni.
Dall'aprile 1941 al settembre 1943 il Montenegro sub� l'occupazione militare
delle truppe italiane. Non riusc� allora il tentativo del Governo di Roma di
istituire lo Stato del Montenegro e riportare al trono i Petrović Njego�, andati in esilio nel
1918. Terminate le cruente vicende della seconda guerra mondiale e della
campagna di liberazione, nel 1945 insieme alla Serbia, Croazia, Slovenia,
Bosnia-Erzegovina e Macedonia costitu� la "Repubblica Socialista Federale di
Jugoslavia" guidata dal maresciallo Tito.
A seguito dello sfaldamento
fisico ed ideologico della Jugoslavia avvenuto nel 1991, quattro delle sei repubbliche hanno scelto la
strada dell'indipendenza;la Serbia ed il Montenegro rimarranno
invece unite fino al 3 giugno 2006.
Le varie repubbliche hanno allora ingaggiato un sanguinoso conflitto a
sfondo etnico che le ha poste l'una contro l'altra fino al 1995.
Oggi il Montenegro � un paese fortemente proiettato nella dimensione
europea; sebbene non faccia ancora parte dell'U.E. - il lungo percorso
di avvicinamento � stato tuttavia intrapreso - ha gia adottato l'Euro come
moneta nazionale e questo agevola enormemente sia gli scambi commerciali con gli
altri paesi che l'attrazione di investimenti stranieri. I confini con Serbia,
Albania,
Croazia
e Bosnia-Erzegovina,
cui si aggiunge il tratto di mare Adriatico che lo separa dalla dirimpettaia
Puglia, rendono il Montenegro un paese balcanico di piccole dimensioni con una
posizione fortemente strategica. E questa � oggi la formula per un rapido
sviluppo economico.
Pi� del 74% dei montenegrini sono cristiani ortodossi.
Un profondo, seppur poco conosciuto, legame "storico" e "spirituale" unisce da
tempo i due paesi: le citt� costiere della Dalmazia montenegrina hanno fatto
parte per circa quattro secoli dei possedimenti della gloriosa Repubblica di Venezia, fino alla sua
caduta nel maggio 1797, quando si
arrese, senza muovere armi, alle truppe francesi di Napoleone Bonaparte che,
dopo averne violato la neutralit�, la cedettero subito dopo all'Austria. Il 23
agosto dello stesso anno, al termine di una solenne quanto commovente cerimonia,
alla presenze di tutte le milizie e di tutto il popolo, il Gonfalone della
Serenissima Repubblica fu sepolto dal conte Giuseppe
Viscovich, capitano della guardia,
sotto l'altare del duomo di Perasto, proprio in Montenegro,
pronunciando le seguenti parole: "Sapranno da noi i nostri figli e, la storia
far� sapere a tutta l'Europa, che Perasto ha degnamente sostenuto sino
all'ultimo l'onore del Veneto Gonfalone ... Per 337 anni i nostri beni, il nostro
sangue, le nostre vite sono state sempre per te, o San Marco...Tu con Noi, Noi
con Te..". Custode di meravigliose bellezze naturali (tra mare, montagne e
parchi naturali) ed architettoniche di stile veneziano, il Montenegro, "Crna
Gora" nelle lingua serba, � una Regione
Storica Europea di altissimo profilo. Le incantevoli citt� di Cattaro, nell'omonima baia, dichiarata Patrimonio dell'Umanit�
dall'Unesco, Budva, Santo Stefano,
situate lungo i 200 km di costa sull'Adriatico, e l'antica capitale Cetinje, sono da anni ambite mete per
il turismo internazionale. L'attuale capitale Podgorica ha invece una funzione
prevalentemente istituzionale.
A
Cattaro, in particolare, vive una comunit� organizzata di circa 500 italiani
autoctoni, discendenti degli antichi abitanti illiri,
latini e veneti, che nel corso del tempo ha mantenuto sempre forte la propria
identit� e il legame con l'Italia.